XLAM Dolomiti è una azienda trentina che fa delle parole sostenibilità, innovazione e competenza i suoi punti cardine.
E’ specializzata nel settore delle costruzioni in legno in particolare, nella produzione di pannelli strutturali xlam, da cui mutua il suo nome, e nella progettazione di grandi opere.
L’azienda si occupa di strutture in legno dal 2012 e da allora dimostra sul campo come questa tecnologia possa offrire enormi vantaggi rispetto ai tradizionali sistemi costruttivi. Un esempio concreto si trova nella costruzione del grattacielo in legno più alto d’Italia, dove sono stati realizzati nove piani utilizzando legname proveniente da alberi abbattuti dalla tempesta Vaia.
XLAM Dolomiti ha inoltre contribuito a creare numerosi e importanti progetti in bio-edilizia anche all’estero, dove lo stesso Amministratore Delegato Albino Angeli porta il know-how italiano della lavorazione del legno coniugandolo con le più avanzate tecniche di costruzione.
Lo studentato universitario di Melbourne (Australia), diversi edifici costruiti in Qatar per i Mondiali di calcio 2022 e la realizzazione del prestigioso progetto di retrofit Ombù a Madrid, che introduce la modularità e la prefabbricazione del legno in un edificio storico, opera dell’architetto Norman Foster, sono alcuni degli esempi del lavoro e della diffusione di questa azienda trentina nel mondo.
XLAM nasce in un territorio dove il bosco è un attore principale, infatti, in Trentino più del 60% della superficie è coperta da foreste.
La conoscenza della materia prima non è solo tecnica ma parte integrante della quotidianità, la consapevolezza della tutela dei boschi e della loro corretta gestione è fondamentale per questa azienda che nei suoi progetti architettonici utilizza legno proveniente da foreste certificate secondo i criteri di ecosostenibilità.
Oggi XLAM Dolomiti aggiunge un ulteriore tassello al proprio lavoro, consapevole della grande potenzialità che il legno può offrire non solo in termini di innovazione tecnologica, ma anche come alleato al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.
Al fine di conseguire la neutralità climatica entro il 2050, sarà necessario per le aziende compensare le emissioni residue difficili da abbattere aumentando gli assorbimenti di carbonio dall’atmosfera, tramite una serie di attività che per l’Europa sono state individuate all’interno del Regolamento, recentemente approvato, che istituisce il framework di certificazione per lo stoccaggio della CO2.
Tra le attività utili alla rimozione sono state considerate le costruzioni in legno in quanto il legno preserva parte dell’anidride carbonica che la pianta assorbe durante la sua fase di crescita, generando un bilancio positivo delle emissioni di CO2 che possono essere tramutate in crediti di carbonio di rimozione.
XLAM ha iniziato quindi un percorso di certificazione che gli ha permesso di calcolare quanta CO2 ha stoccato tramite le proprie opere ed è emerso che tra il 2022 e il 2023 ha generato con il proprio operato 8999 certificati di rimozione che corrispondono a 8999 tonnellate di CO2 rimosse dall’atmosfera.
Questi crediti di carbonio sono risultati inoltre conformi ai requisiti di alta qualità indicati dall’Unione Europea e chiamati QU.A.L.ITY. : quantificazione, addizionalità, stoccaggio di lungo termine e sostenibilità.
Quantificazione perchè è stato possibile calcolare la CO2 stoccata negli elementi strutturali al netto delle emissioni derivate dall’attività di trasporto e lavorazione; addizionalità poiché l’utilizzo stesso del legno contribuisce a rendere l’intero settore edile un magazzino di carbonio. Lo stoccaggio di lungo termine è stato rispettato in quanto i progetti realizzati da XLAM Dolomiti hanno una vita nominale di 100 anni e la sostenibilità è garantita dall’utilizzo di materiali sostenibili.
XLAM Dolomiti ha messo a disposizione i propri crediti sulla piattaforma di Carbon Planet che garantisce tramite la tecnologia blockchain l’univocità e la tracciabilità del prodotto.
Sulla piattaforma di Carbon Planet le aziende che hanno la necessità di compensare le proprie emissioni residue potranno acquistare crediti di carbonio di rimozione di alta qualità utilizzabili sul mercato volontario.